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La Montagna di Luce


Se esistesse la classifica dei libri di montagna più significativi di sempre "La Montagna di luce" di Peter Boardman sarebbe al primo posto.

Peter Boardman e Joe Tasker diedero l'avvio all'alpinismo leggero estremo sulle grandi montagne , due alpinisti soli su una delle pareti più difficili del mondo , dopo 40 giorni di salita arrivano in vetta alla montagna di luce : il Changabang 6865 mt nel Garhwal è la loro apoteosi alpinistica è umana.

Pete Bordmann è stato un grandissimo alpinista ed un fotografo di montagna raffinatissimo , la rivista inglese Mountain al tempo pubblicava fotografie incredibili che ancora oggi fanno scuola.

Questo libro mi ha ispirato moltissimo è la copertina rappresenta una delle più belle fotografie di montagna che ho visto.

Quando Boardmann vede per la prima volta la montagna dopo la marcia di avvicinamento scrive:

"...girammo un angolo e subito apparve:in un intaglio formato dalle creste dell'Hanuman, il dio Scimmia, del Kalanka, il Distruttore e del Rishi Kot, la fortezza dei Rishi, s'innalzava un dente di pescecane, bianchissimo e luccicante: il Changabang , la Montagna di Luce.

Puntai la macchina fotografica e presi una serie di immagini cambiando gli obiettivi, un 28mm,un 50mm,un 75mm e un 150mm, più la montagna si avvicinava e più mi colpiva nel profondo; timore e rispetto muovevano le mie corde intime."

Nel 1976 usavano pellicole diapositive e spesso i professionisti scattavano in sequenza più pose del soggetto in modo da avere un duplicato da usare per le serate e per le riviste.

Ma il risultato lo vedevano solo ritornati a casa.

Boardmann nella parte difficile della montagna cioè per giorni di arrampicata estrema su ghiaccio e roccia con bivacchi su amache sopra i 6000 metri usava una Olympus OM1 dotata di grandangolo ed il suo compagno Joe Tasker addirittura si era portato le cartine per pulire gli obiettivi ...

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